Le pagine critiche di Amelia Rosselli
Per le edizioni Interlinea, nella collana “Biblioteca di «Autografo»” voluta da Maria Corti, esce un libro prezioso per gli studiosi e i lettori di Amelia Rosselli: ne raccoglie «saggi, pagine introduttive a raccolte poetiche, conversazioni radiofoniche, articoli giornalistici di critica letteraria, dichiarazioni di poetica, interventi di taglio politico-militante»: così scrive la curatrice, Francesca Caputo, che ha sondato con scrupolo le carte rosselliane depositate presso il Fondo Manoscritti di Pavia. Il titolo scelto è Una scrittura plurale, proprio a dar conto della complessità e ricchezza dei materiali inclusi.>
Ampio l’arco temporale coperto dalla raccolta: si va dal 1950 al 1994. Il primo scritto è una recensione a Armonia di gravitazione (libro di Roberto Lupi): si tratta di un pezzo di critica musicale, e viene firmato «Marion Rosselli» (è il nome della madre, ma forse anche un impercettibile annuncio di scrittura poetica: osserviamo che Marion, aggiunta la A di Amelia, anagramma la parola armonia). L’ultimo scritto è un Glossarietto esplicativo per “Variazioni belliche”, qui presente integralmente. Vengono d’altra parte stampati in questa sede anche scritti riproposti recentemente – e utilmente – in riviste, alcune delle quali numeri monografici dedicati all’autrice: è giusto ricordare «Galleria» (n.1-2 del 1997), «Trasparenze» (n.17-19 del 2003) e «Il Caffè Illustrato» (n.13-14 del 2003), quest’ultimo non citato nel volume perché probabilmente di troppo recente uscita.
Nella raccolta curata dalla Caputo troviamo sia brani comparsi solo in quotidiani e riviste, e dunque pressoché dispersi (nonché spesso mutilati o incompleti, e ora restituiti integralmente), sia alcuni inediti. Segnaliamo due interessanti curricula; e – soprattutto – una Introduzione a “Spazi metrici”: scritto nodale per gli studi sulla (idea di) metrica della Rosselli.
Il libro è suddiviso in sezioni tematiche. I saggi sono ripartiti: in pagine di poetica e musica (e arte); in recensioni e introduzioni a poeti italiani e stranieri (da Ripellino, Penna, Sanguineti, Calogero, a Pasternak, Berryman, Plath, Corso) o a narratori drammaturghi e saggisti (Jarry, Leonard Cohen, Kerouac, James); in scritti su Cultura e società (sull’impegno politico “di base”, sulle letture pubbliche di poesia, su ipotesi di un sindacato per i traduttori); e in testi utili a una conoscenza decisamente diretta dell’autrice (ed ecco la ristampa di quattro note interviste a lei dedicate: da S. Petrignani, da G. Spagnoletti, da F. Borrelli, e da M. De Angelis e I. Vincentini). Fra le varie ricchezze di questa silloge possiamo segnalare: i testi di cinque trasmissioni su poeti americani curate per RadioTre nel 1976; la densa sintesi del proprio percorso poetico offerta da Documento («Cos’ho voluto fare scrivendo poesie? Perché le ho volute scrivere?»), apparso originariamente ne «La Fiera Letteraria»; e, not least, il drammatico regesto autobiografico Storia di una malattia, finora uscito solo in riviste: tracciato tortuoso e insieme meticoloso entro la sofferenza, il terrore della persecuzione.
Amelia Rosselli, Una scrittura plurale. Saggi e interventi critici, a cura di Francesca Caputo, Interlinea, Novara 2004, pp.364, Euro 20,00.
[Recensione già pubblicata a stampa (con il titolo I saggi sparsi della Rosselli) su «Stilos», a.VI, n.7, 17 febbraio 2004]
- Questo articolo si può citare nel seguente modo:
- Marco Giovenale, Le pagine critiche di Amelia Rosselli, in «Italianistica Online», 22 Febbraio 2004, http://www.italianisticaonline.it/2004/rosselli-saggista/
Questo articolo
- Scritto e pubblicato
- Domenica 22 Febbraio 2004
da Marco Giovenale
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