Tre segnalazioni roversiane

Nel 2001 e 2004 tre libri importanti: R.R., “La partita di calcio” (Pironti), poi “Parole e canzoni” (Einaudi, con L.Dalla), e una nuova ristampa anastatica di tutti i numeri della rivista «Officina» (ed. Pendragon).

Escono nel 2001:

  • Lucio Dalla, Parole e canzoni, Einaudi, con testi di Roberto Roversi. Libro + vhs Euro 18,08.
    [www.einaudi.it]

    Soprattutto per una ragione è importante e necessario segnalare questo cofanetto, contenente una videocassetta con materiali Rai e interviste, e un libro con tutte le canzoni di Lucio Dalla. La ragione è che troviamo qui finalmente, per la prima volta, raccolte tutte insieme le straordinarie poesie che Roberto Roversi scrisse per LP come Il giorno aveva cinque teste, Anidride solforosa e Automobili, tra 1973 e 1976. E vi troviamo anche la (irreperibile altrimenti) serie breve di testi della nuova collaborazione con Dalla del 1998, in occasione della messa in scena a Bologna del roversiano Enzo Re. Tempo viene chi sale e chi discende. Altre occasioni per leggere pagine simili finora non erano date.

  • Roberto Roversi, La partita di calcio, Introduzione di C.Vitiello, Tullio Pironti Editore, Euro 7,23.
    [ Ed. Pironti, p.zza Dante 33-34, 80135 Napoli, tel. 081-5645026]

    Roversi consegna all’editore Pironti questo piccolo vero “evento” (editoriale, ma di poesia tout court) che è la pubblicazione della Parte Seconda del poema L’Italia sepolta sotto la neve, comparsa già nel ’93 ma in tiratura limitatissima (appena 29 copie!) presso Pendragon. Questa parte del poema è immaginata come scontro fra squadre di calcio, e tessuta in novanta poesie precisamente come i minuti di una partita. Con personaggi/apparizioni come Chet Baker, Glenn Gould, Goethe, e architetture asimmetriche entro cui lo scontro o dialogo si svolge, il calore (anche politico) della voce di Roversi si spende nel cerchio di due dati stilistici essenziali: l’iterazione (legata spesso alle identità dei personaggi in gioco), e il lavoro polifonico forte sui temi, sui contenuti, intrecciati. Elementi che fanno di questa opera, per più ragioni, un libro ora – oggi – ‘necessario’.

Esce nel 2004:

  • «Officina» - nuova ristampa anastatica delle due serie della rivista (1955-59), a cura del Centro Studi - Archivio Pier Paolo Pasolini, Presentazione di R.Roversi, Pendragon 2004, Euro 60,00. [www.pendragon.it]

    La stessa casa editrice Pendragon aveva riprodotto anastaticamente «Officina» già nel 1993, in un’edizione a tiratura limitata (poco più di 500 esemplari). Questo volume torna a colmare un vuoto oggettivo. (La serie intera della rivista è fra l’altro uno dei ‘pezzi’ più ambiti dai collezionisti di opere del Novecento). Va riconosciuto: è impossibile studiare la poesia e la prosa e i dibattiti degli anni Cinquanta senza far riferimento costante e puntuale a quanto «Officina» ha significato, in sede di letteratura e di politica, di scontro e militanza, di confronto con le linee guida della cultura postbellica: Gramsci, Croce, il neorealismo, il tentato superamento della stagione ermetica. Senza contare la miniera di materiali offerti per lo studio dei differenti percorsi dei redattori: Roversi, Leonetti, Pasolini, Fortini, Scalia, Romanò. Compaiono su quelle pagine prose di Calvino e Gadda, poesie di Bertolucci, Erba, Luzi, Volponi, Penna, Caproni, Ungaretti, Bassani, Pagliarani, testi critici di Sciascia, Garboli, il saggio pasoliniano su Pascoli, il ridimensionamento della visione della “lirica moderna” di Hugo Friedrich operata da Fortini; e infine l’”antologia neo-sperimentale” curata da Pasolini e la conseguente celeberrima Polemica in prosa di Sanguineti, con risposta di Leonetti, che furono gli scritti-motori del primo divaricarsi di sperimentalismo e avanguardia. Superfluo rammentare quanta parte - e quanto incisiva - avrebbero poi avuto le voci e i temi ospitati da «Officina» nell’iter successivo della letteratura del Novecento. Ad apertura di volume, da segnalare e sottolineare la presenza di una introduzione di taglio ‘letterario’ e ‘politico’, densissima e fortemente storicizzante, firmata dallo stesso Roversi.


Questo articolo si può citare nel seguente modo:
Marco Giovenale, Tre segnalazioni roversiane, in «Italianistica Online», 21 Agosto 2004, http://www.italianisticaonline.it/2004/roversi/

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