Italiano accessibile

Scrivere per il web non è come scrivere per una pubblicazione tradizionale a stampa e soprattutto vuol dire (almeno potenzialmente) scrivere per un pubblico non limitato.

Ce lo insegna da quasi dieci anni Luisa Carrada con il suo Mestiere di scrivere.

L’accessibilità in Rete non è soltanto questione di standard tecnici ma anche di linguaggio. Da qui l’esigenza di progettare una nuova qualità dell’informazione. Per questo nel dicembre 2002 è nata la rivista online "Due parole: mensile di facile lettura", www.dueparole.it, diretta da M. Emanuela Piemontese e Tullio De Mauro, che ha come obiettivo " una lingua molto chiara, semplice e precisa".

L’italiano inaccessibile

Ce ne parla Michele Diodati nel suo interessante articolo L’italiano inaccessibile: la tremenda fatica di complicare le cose semplici, nel sito Diodati.org: accessibilità e traduzioni dal W3C (16 aprile 2004).

Diodati tratta della "abitudine tutta italiana di rendere inutilmente oscure e incomprensibili le comunicazioni fatte da chi ricopre un ruolo pubblico", in particolare dei testi prodotti dalle pubbliche amministrazioni per i propri siti internet.

La discussione è aperta nel relativo forum moderato dallo stesso Diodati, Lingua italiana e accessibilità.

Attivo dal 04 maggio 2004, il forum è dedicato specificamente a trattare i problemi di accessibilità legati alla comunicazione scritta in italiano.
Nasce come luogo d’incontro tra saperi diversi, in particolare quelli dell’esperto di accessibilità, dell’esperto di scrittura per il Web, del linguista, dell’italianista. Tra gli scopi del forum:

  • attirare l’attenzione di chi si occupa per lavoro di sviluppo accessibile, sul fatto che per conseguire una vera accessibilità la cura dei contenuti testuali è altrettanto importante del lavoro sul codice di marcatura;
  • presentare ai lettori esempi tratti dall’esperienza comune (Web, giornali, libri, televisione, documenti della P.A., ecc.) di comunicazioni scritte più o meno inaccessibili;
  • discutere le ragioni storiche che spingono ad usare tuttora formule inaccessibili di comunicazione scritta in italiano;
  • proporre formule ragionate di comunicazione testuale accessibile, partendo da esempi di comunicazione inaccessibile;
  • discutere se e come sia possibile rispondere con oggettività alla richiesta del punto di controllo 14.1 delle WCAG 1.0, che vincola il conseguimento anche della minima accessibilità all’uso “del linguaggio più semplice e più chiaro, appropriato ai contenuti di un sito”.

[Testo tratto dal manifesto del forum, consultabile alla pagina: http://forum.diodati.org/messaggi.asp?f=6&id=1]

Per l’italiano accessibile

Alla fine del 2003 nasce il progetto ItalianoAccessibile: un gruppo di professionisti del web prende maggiore coscienza delle problematiche dell’accessibilità, anche in vista delle novità normative che si stavano realizzando. Da qui l’idea di pubblicare un sito internet, concretizzatasi nel marzo 2005.

Peculiarità del progetto è l’approfondimento delle problematiche linguistiche e di comunicazione inerenti l’accessibilità, sia dal punto di vista teorico che pratico; alcuni partecipanti al progetto stanno infatti predisponendo degli innovativi strumenti informatici di ricerca linguistica sui testi letterari e contemporanei; per quanto possibile questi strumenti saranno messi a disposizione anche sul sito del progetto.

[Testo di presentazione del progetto “Italiano accessibile” tratto, con qualche adattamento, dalla pagina: http://www.italianoaccessibile.it/detail.asp?idn=2869&idsezione=17]


Questo articolo si può citare nel seguente modo:
Luigi M. Reale, Italiano accessibile, in «Italianistica Online», 8 Dicembre 2005, http://www.italianisticaonline.it/2005/italiano-accessibile/

Questo articolo