Lingua e identità

Quali effetti produce sul nostro linguaggio il processo di globalizzazione, che ha modificato e sta modificando le identità nazionali e individuali?

Risponde a questa domanda il nuovo libro di Massimo Arcangeli (ordinario di Linguistica italiana e Teoria e tecnica del linguaggio giornalistico all’Università di Cagliari), Lingua e identità (Roma, Meltemi, 2007), che affronta la questione da diverse angolature: anzitutto prendendo in considerazione la trasformazione del ruolo dell’autore (un caso emblematico è quello degli autori collettivi, come Wu Ming); ragionando quindi intorno ai codici linguistici oggetto di dibattito nei cultural studies e negli studi sul genere (Arcangeli si sofferma in particolare sul women’s language e sul linguaggio di gay e lesbiche); ancora, riflettendo sul significato del gossip, ovvero sulle pratiche che caratterizzano il pettegolezzo mediatico quotidiano e martellante che – specie nell’ultimo periodo – riguarda star, starlette e vip di vario genere, ma anche uomini politici e imprenditori.

Indice del volume

  1. Il privilegio del testo: dell’homo faber, per l’homo faber
  2. I mille volti della scrittura. Poteri, modelli, supporti, strumenti, pratiche
  3. Lingue centrali e lingue periferiche: accordi, compromessi, conflitti
  4. Integrazione e formazione nell’Italia e nell’Europa delle molte lingue e delle molte culture
  5. L’io è anche un altro. Lingue identitarie e identità linguistica
  6. Malae voces currunt. Tanto per (s)parlare del gossip

[Fonte: sito dell’editore Meltemi]


Questo articolo si può citare nel seguente modo:
Luigi M. Reale, Lingua e identità, in «Italianistica Online», 14 Giugno 2007, http://www.italianisticaonline.it/2007/arcangeli-lingua-identita/

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