Recensioni autoreferenziali 2

2. Autorecensione al “Curriculum Vitae (1980-2005) di Graziella Tonfoni”

Questa recensione pare una sintesi biografica, estremamente compressa, e tale infatti intende essere. Vi si tratta oggi della possibilità di prescindere completamente da un tessuto di dati e date ben più allargato e vasto, per farne emergere soltanto un profilo poetico esistenziale ed essenziale, di una autrice difficilissima da classificare, che scrive innumerevoli testi altrettanto ardui da categorizzare, perfino a volte impervi da sfogliare.

Graziella Tonfoni opera da più di un quarto di secolo nel settore dell’alta precisione, come ingegnere del linguaggio, specialista nella protezione dei significati autentici, a tutela della correttezza della lettura autentica ricostruttiva, e della saggistica interpretativa, coerente. Per comprendere a fondo la complessità, dei suoi lavori interdisciplinari, e del suo stile altrettanto complesso, immagine rispecchiata della sua vita di intensa scrittura fra scienze umanistiche e tecnologiche, si è reso indispensabile introdurre la voce specifica di Letteratura Computazionale, come sinteticamente e sinotticamente definita nella recente versione aggiornata della Enciclopedia Filosofica (Milano, Bompiani, 2007).

Oggi alterna al suo continuativo impegno scientifico in lingua inglese, nella ingegneria del linguaggio e nella politica dell’informazione, una narrativa italiana altrettanto composita ed articolata. Molto della sua produzione scientifica in lingua inglese e dei suoi contributi didattici in lingua italiana resta ancora da pubblicare, e da catalogare.

Già autrice di testi poetici, e di una prosa geometrica, a dimostrazione di alcuni dei suoi teoremi scientifici, come compaiono nelle tratte narrative del suo poema epico autobiografico I Diari, ha lentamente ma progressivamente trasformato la sua fisionomia di fondatrice dei contenuti di corsi e docente presso la Alma Mater Studiorum della Università di Bologna, nell’ambito di ecosistemi didattici complessi, in quella di autrice di narrativa scientifica al servizio della didattica accademica avanzata.

Ai suoi moduli formativi e didascalici alterna sequenze di poesia sociale, e terapeutica, da anni impegnata nella testimonianza scientifica, e politica, sulla linea di una filosofica rilettura della propria esperienza di pendolare sull’oceano e di donna pioniera in settori disciplinari a rapidissima evoluzione.

Il suo curriculum accademico è fittissimo di eventi, e le sue pubblicazioni sono altrettanto numerose. Le sue intuizioni più importanti, i modelli computazionali più significativi da lei concepiti, sono da ricondursi alle matrici scientifiche primissimi anni ottanta, ovvero alla sua formazione e attività presso The Massachusetts Institute of Technology, Artificial Intelligence Laboratory. Fu già vincitrice del Premio Minerva Donna nella Ricerca Scientifica (Roma 1984).

Per rileggerla nella sua poesia scientifica, che evoca in certe tratte analogiche il De Rerum Natura di Lucrezio, si devono consultare con attenzione e cura i suoi Saggi della Perpendicolarità Linguistica (Napoli, Bibliopolis, 2007, Collana dell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici). In questa antologia, di suoi contributi antichi e più recenti, si illustrano ed anticipano anche le possibili traiettorie della traducibilità della sua poesia e narrativa, sempre e comunque al servizio della scienza responsabile e rispettosa dell’ambiente culturale e degli ecosistemi che lo regolamentano.

Ha vissuto da testimonial e protagonista, attiva in prima persona femminile singolare gli anni fondamentali della Linguistica Testuale Europea (1975-1980), gli anni più importanti dell’Intelligenza Artificiale (MIT) Americana (1980-1985), e il periodo fondamentale nella storia dell’Information Design, Britannica e dell’ Advanced Knowledge Architecture, Americana (1985-1995), procedendo a costruire modelli permeati dalla sua visione umanistica dovuta alla sua originaria formazione in Lettere (Liceo Classico Luigi Galvani ed Alma Mater Studiorum, Università degli Studi di Bologna) ed artistica.

Oggi ci propone lei stessa questa sintesi narrativa, perché intento suo non è affatto quello di scatenare emulazione, ed imitazione, ma semplicemente per dimostrare, documento per documento, il suo impegno costante, nella scienza dell’informazione e nella ingegneria della conoscenza.

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Questa pagina si può citare nel seguente modo:
Graziella Tonfoni, Recensioni autoreferenziali 2, in «Italianistica Online», 18 Marzo 2008, http://www.italianisticaonline.it/autorecensioni/tonfoni-2/

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