Recensioni autoreferenziali 6
6. Autorecensione alla cartografia testuale di Graziella Tonfoni
Nella cartografia testuale di ‘viaggiare scrivendo e scrivere viaggiando’ troviamo note precise e concise, redatte da una donna scienziata, che indica le traiettorie dei suoi viaggi letterari, e dei suoi interdisciplinari percorsi, trasformando le sue rotte emotive, in un appassionante diario epico.
Si considerino le note sparse dell’ autrice, che traccia molteplici traiettorie di scrittura, sulle sue stessa pagine, edite ed inedite, ovvero fra le righe de ‘I diari della creatività scientifica e letteraria’ che sono anche la sua chatwiniana autobiografia, di viaggi, concepita e scritta per fare intuire ai lettori la complessità stilistica e di vita di una autrice singolare, effettivamente pendolare, quindi anche migrante, fra continente nuovo ed antico, sempre in viaggio di scrittura al femminile singolare.
Se ne potrebbe derivare, e quindi riproporre una vera e propria agenzia letteraria virtuale, di riferimento anche bibliografico, intitolata ‘I Viaggi del Dettaglio’ per la minuziosa cura del particolare teorico che ogni sua riflessione contiene e proietta.
Quanto compare effettivamente pubblicato, in questo volume, complesso, peculiare per contenuti e forma, è basato sulla selezione dal molto di più estratto, ed estraibile da ‘I diari dei viaggi della creatività scientifica e letteraria’ inediti astratti, della autrice stessa. Se da questa prima edizione ristretta, all’oggi consultabile in biblioteche specialistiche e archivi, riservata ai soli studiosi e studiose, volessimo anche semplicemente estrarre tutte le rotte geografiche, indicate e le traiettorie selezionate, trasformeremmo questi scritti, in una guida del tipo Baedecker o Lonely Planet, intesa, progettata e realizzata, per promuovere la serenità dei lettori e delle lettrici, proponendo loro viaggi scientifici e letterari, per e attraverso le varie biblioteche, che sarebbe l’autrice stessa ad indicare oppure accedendo alle rispettive pagine web, con catalogo di consultazione delle opere.
Lo stile di lettura richiesto infatti, da questo volume, è particolare e composito, rallentato dalle infinite chiose possibili, in quanto l’autrice, addensa in ogni paragrafo, vera e propria carta geografica su interi territori bibliografici, ad alta complessità orografica di significati, a livelli molteplici di percorribilità semantica.
Solo mediante letture lente, meditate e selettive, quelle che pongono, raccolgono e ripropongono al tempo stesso le più varie domande sui temi incontrati, giorno per giorno, potremmo efficacemente navigare tra le pagine manoscritte, intense ed intonse, e dialogare per scoprire, attraverso le note della autrice, cosa sia davvero la scrittura in viaggio, e in movimento, e come lei stessa la abbia realizzata. E per decidere se proporre una offerta di questo genere, scientifico letterario, a molteplici lettrici e diversificati lettori. Recandoci virtualmente nelle sedi archivistiche, che lei stessa ci segnala, ed incontrando attraverso tante altre sue pagine, alcune delle opere catalogate, di molte delle significative personalità che ci indica e propone.
Se infatti il viaggio è per alcuni, ma non per tutti, vagabondaggio, in questa chiave di rilettura proposta dall’autrice, fra paragrafi a balzi e a risalite, è piuttosto invece riappropriazione della propria autentica identità, momentaneo distacco dal frastornamento della società affluente, e dal rumore della incredulità di chi appartiene ad altra generazione, e richiede giustamente di avere elementi per capire. Ecco che attraverso la interpretazione corretta, di alcuni fra i più significativi paragrafi, tutti da scegliere prima e da isolare poi, si può ricostruire una epoca intera, attraverso la testimonianza puntuale e precisa, di una scienziata a vita accelerata e ad altissima complessità letteraria.
Diventano, questi suoi, ‘Diari di bordo’ anche e soprattutto di una donna occidentale, che verifica quotidianamente le proprie teorie e metodologie, negli ambienti culturali più diversi, così come i viaggi delineabili, sarebbero quindi progettati specificamente per studiosi e studiose, che amano confrontarsi con volumi e sale di lettura e di consultazione paziente, approfondendo per ore fra le righe.
Includerebbero quindi, doverosamente, anche specifici riferimenti alle più importanti figure femminili, che tanto hanno influenzato, e determinato la vita dell’ autrice, spronandola, e destinandola proprio loro stesse ad una una dimensione esistenziale decisamente unica.
Il pellegrinaggio scientifico, quasi dimensione essenziale, che propone non è mai comunque un nomadismo né girovagare inutile.
Non è un provare saltuario, vagando qua e là, ma un metodico monitorare ed accompagnare con verifiche un passato di storia del pensiero computazionale contemporaneo, che oggi molto spesso nelle stesse località prestigiose e istituzioni scientifiche, da lei frequentate, ai tempi, non si trova nemmeno più, incalzato da un presente tanto accelerato da avere coperto con nuovi strati, l’antico imponente di anche solo venticinque anni fa.
Alla obsolescenza, che rischia di fare svaporare le pagine più belle del suo vissuto, la autrice resiste proponendo la sua memoria storica, la sua testimonianza diretta, scrigno di conoscenze e di emozioni, che se davvero vogliamo preservare, possono ancora fluire in conversazioni letterarie e scientifiche con lei, e che lei, si può esserne certi, ci permetterà, ancora una volta, di trascrivere, per poi riflettere, e per meditare.
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- Questa pagina si può citare nel seguente modo:
- Graziella Tonfoni, Recensioni autoreferenziali 6, in «Italianistica Online», 22 Marzo 2008, http://www.italianisticaonline.it/autorecensioni/tonfoni-6/
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- Scritta e pubblicata
- Sabato 22 Marzo 2008
da Graziella Tonfoni
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