Colgo l'occasione che mi offre questo forum per condividere con voi una scoperta che mi sembra di aver fatto nel corso degli anni e che non mi risulta sia di dominio pubblico. Mi domando se è cosa banale per un linguista oppure no; anche se il mio professore d'italiano al liceo (a anche a ripensarci adesso, devo dire che non era l'ultimo arrivato), interpellato in merito, a mio avviso dimostrò totale ignoranza sull'argomento (anzi si irritò pure con me).
Veniamo al sodo. Mi sembra sia un luogo comune il fatto che in italiano, rispetto al latino, si sia persa la distinzione tra vocali brevi e lunghe.
A mio avviso non è così e mi spiego meglio. Si è persa soltanto la consapevolezza della loro pronuncia ma le vocali brevi esistono ancora in italiano.
Dove sono le vocali brevi in italiano? Sono semplicemente nascoste nel nostro modo di pronunciare le consonanti. Dico questo perché le nostre consonanti finali sono percepite dagli inglesi come un gruppo consonante-vocale breve. Da questo derivano le imitazioni che fanno di noi italiani quando parliamo l'inglese.
Ho detto qualcosa di sensato?