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il suffisso "mento" e il suffisso "monio"

(7 posts)
  • Started 13 years ago by rossoconero
  • Latest reply from rossoconero

  1. Anonymous
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    nocu-mento , scivola-mento monu-mento, parla-mento , reggi-mento, esperi-mento : la desinenza comune ha anche un significato o una funzione comune ?
    Pinzi-monio , matri-monio , patri-monio : stessa domanda aggiungendo la richiesta del significato etimologico di matrimonio e di patrimonio .

    Posted 13 years ago #
  2. alessandroaresti
    Moderator

    -Mento è il suffisso fondamentale per ottenere sostantivi da una base verbale (nel caso di "monumento" la base è data da un verbo latino). Indica, grosso modo, il risultato di una certa azione; es.: "scivolamento: il risultato dello scivolare".
    "Matrimonio" e "patrimonio" sono latinismi; le forme latine sono MATRIMONIUM sign. "matrimonio" e PATRIMONIUM "patrimonio". Il suffisso latino -monium è, come riporta il Castiglioni-Mariotti, il risultato dell'ampliamento della desinenza latina -ium.

    Alessandro Aresti

    Posted 13 years ago #
  3. Anonymous
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    Che fossero latinismi lo avevo intuito. Non capivo però, e continuo a non capire, il nesso rispettivo delle due parole con mater e con pater: lo sposalizio teoricamente può portare sia alla Mater-nità sia la pater-nità (anche se non è, a maggior ragione oggi, necessariamente così), quanto al capitale non capisco cosa c'entri col "pater" .

    Posted 13 years ago #
  4. alessandroaresti
    Moderator

    “Matrimonio” perché in tempi antichi (ancora oggi?) la gran parte dei diversi aspetti della vita coniugale era considerata essere più ufficio della madre che del padre. Viceversa il patrimonio era di più stretta competenza del pater familias.

    Alessandro Aresti

    Posted 13 years ago #
  5. Anonymous
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    Risposta perfetta, questa :-)

    Posted 13 years ago #
  6. Anonymous
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    IL pater familias, a cui confluivano i beni della dote muliebre, era titolare, a differenza della moglie, della capacità di agire, ossia di compiere atti giuridici, come la compravendita, la locazione, etc., e, quindi, di tenere e amministrare gli averi. Ecco perché, aggiungo a integrazione dell'esatta risposta di Aresti, si parlava necessariamente ed esclusivamente di "patri"-monio. Egli, nel più antico diritto romano, godeva persino dello "ius vitae ac necis", cioé del potere di vita e di morte anche sui membri della famiglia, e, comunque, anche più avanti nel tempo, aveva mera facoltà di ripudiare la moglie con un semplice atto, che, invece, non era riconosciuto a quest'ultima.
    Comfesso ad Aresti (che ammiro per la sua speciale preparazione) che nutro qualche perplessità, invece, sulle origini del termini "matrimonio", che mi riservo, se la memoria mi verrà incontro, di approfondire.

    Posted 13 years ago #
  7. Anonymous
    Unregistered

    Matrimonio e patrimonio sono termini coniati seguendo lo tesso schema.

    Posted 13 years ago #

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