Come ho scritto alcuni giorni fa, "la scelta fra i due modi non riflette necessariamente e rigidamente l'opposizione tra i valori di certezza e incertezza, di oggettività e soggettività di cui si fanno portatori rispettivamente indicativo e congiuntivo. Come si può facilmente osservare nel concreto dell'uso linguistico, spesso è solo una questione di "stile", di scelta fra il seguire la tradizione e la grammatica normativa o di assecondare spinte verso usi linguistici più "bassi" e informali [...]".
Tuttavia, nel caso specifico propenderei per l'indicativo, perché "sapere" (= "venire a conoscenza del fatto") regge di norma l'indicativo.
Alessandro Aresti