A volte quando concordare maschile e femminile mi vengono dei dubbi. Le faccio qualche esempio per spiegarmi meglio:
1) La sua prima vittima è stata/o un uomo di trent'anni.
2) L'ultima volta che l'aveva visto era stata/o due mesi prima
3) Fu come se qualcosa fosse entrato/a nella stanza.
4) La maggior parte voterĂ per se stesso/a
5) Qualcosa era morto/a dentro di lei.
C'è una regola che posso utilizzare per cacciare tutti i miei dubbi?
Grazie molte!
Italianistica Online Forum » Lid'O
Dubbi su maschile/femminile
(6 posts)-
Posted 17 years ago #
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Ne abbiamo parlato anche di recente, quando qualcuno ha chiesto lumi sull’accordo del verbo perdere. L’accordo non va effettuato con l’ausiliare avere: “ho mangiato una mela” e non “ho mangiata una mela”; si può scegliere nel caso di oggetto anticipato: “la mela che ho mangiato”, “la mela che ho mangiata”.
Con “essere” invece l’accordo va sempre fatto: “la sua prima vittima è stata”, “l’ultima volta era stata”, ecc.
Riguardo agli esempi con “qualcosa”, fai attenzione, cara Emma: infatti questo pronome indefinito è di genere maschile (la presenza di “cosa” è fuorviante), e quindi non può che essere “qualcosa fosse entrato” e “qualcosa era morto”.
Chiedo l’intervento degli altri animatori del forum per qualche mia eventuale inesattezza.Posted 17 years ago # -
Aggiungerei tre osservazioni.
1) Si può avere accordo con l'ausiliare 'avere' nel caso di dislocazioni (dove cioè è presente un pronome che "raddoppia" la presenza dell'oggetto): "la mela l'ho mangiata io" e NON "la mela l'ho mangiato io". Dove 'l(a)'' sta a significare nient'altro che 'mela', ma per ragioni che riguardano la disposizione informativa della frase l'italiano (soprattutto orale) prevede questa sorta di ripetizione.
2) E' vero che l'accordo va sempre portato nei casi di 'essere' ausiliare: "Carla è partita", "Carlo è partito"; quando invece 'essere' appare come copula nel participio passato ("La sua prima vittima è stata/o un uomo di trent'anni"), l'accordo è sempre con il soggetto ('la sua prima vittima' FEMMINILE) e non con il predicato nominale ('un uomo di trent'anni' MASCHILE). Quindi preferisci: "La sua prima vittima è stata un uomo di trent'anni".
3) Un'ultima cosa riguarda 'se stesso'. Io francamente alla frase che proponi ("La maggior parte voterà per se stesso/a") preferirei "La maggior parte voterà per sé", perché trovo scorretto l'uso di "stesso": questo elemento prevede che si faccia riferimento a una terza persona (singolare o plurale) ben individuabile e già citata, cosa che non è possibile con un espressione indefinita come "maggior parte". Non ho trovato però conferme su questo punto, vorrei vedere anche il Serianni che non ho sotto mano. Che ne dite voi?
Posted 17 years ago # -
Grazie mille a tutti per i chiarimenti!
EmmaPosted 17 years ago # -
Secondo me, Mattia, “stesso” (certamente omissibile) può essere visto come un rafforzativo del pronome.
Posted 17 years ago # -
Certo, Alessandro, si tratta di un rafforzativo, che però pone il problema del genere e del numero, che non sorge con 'sé' (stessa forma per tutte le possibilità ). In questo caso, in cui è difficile inidividuare a chi attribuire il riferimento di "se stesso", penso sia più elegante una soluzione con l'omissione. Ma, come scrivevo, non ho trovato una legittimazione di queste mie elucubrazioni da nessuna parte, mi sono basato soltanto su un'analisi semantica che forse ha il limite di fare riferimento alla mia sola coscienza di parlante.
Posted 17 years ago #
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