In italiano si usano molti termini o locuzioni inglesi , tali e quali , pronunciati spesso fedelmente, alcuni dei quali talmente acclimatati da noi che non tutti sanno che sono termini stranieri. Esempi fin troppo banali sono sport, corner, bar, born out, oppure i piu recenti insider trading, account eccetera.
Se della categoria sopra citata ulteriori esempi vengono in mente a decine, io voglio chiedervi aiuto, invece, per esempi di un altro fenomeno forse meno presente, o comuneque meno evidente, della nostra lingua: quello di termini stranieri, possibilmente inglesi, oppure anche di altre lingue, che siano state adattate in italiano. Non parlo, attenzione, di parole ibride come editare , lionizzazione , bluffare, mobbizzazione. Sto parlando di parole come "cingomma" che sarebbe l'italianizzazione di "chewing gum" . Ho usato il condizionale perchè non so se questo unico esempio che finora mi sia venuto mente si possa considerare italiano: probabilmente è dialettale del centro italia , a giudicare dalle zone dove lo si sente. Ma l'importante è che mi sia spiegato : il fenomeno che a me interessa è quindi lo stesso che è avvenuto nell'italianizzazione di Thomas Moore "Tommaso Moro" , applicato però a parole della lingua, a nomi comuni, anzichè come in questo caso a un nome di persona.
Italianistica Online Forum » Generale
parole originariamente inglesi e poi italianizzate
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Posted 11 years ago #
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Classico è l'esempio di "bistecca", parola adattata dall'inglese "beefsteak". Non mi infastidiscono questi adattamenti: anzi, spesso sono utili, quando servono in particolare per denominare qualcosa (un oggetto o un'idea) estraneo alla nostra cultura.
Posted 11 years ago # -
Grazie prof Aresti, perchè è l'esempio piu chiaro e non riuscivo a farmelo tornare in mente.
Se qualcuno vuole allungare l'elenco sarà ben gradito.Posted 11 years ago # -
A proposito: questa "arte" di adattare ad un'altra lingua ha un nome ?
Posted 11 years ago #
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