In frasi come "ti perdono " o "l'ho perdonato" non si capisce in effetti se il beneficiario del perdono sia inteso come complenmento oggetto (ipotesi che a me parrebbe ovvia) o piuttosto un complemento di termine. Tuttavia a volte sento frasi in cui perdonare è seguito da "a" , e la cosa mi turba un pò . In una canzone Fabrizio De Andrè canta "con riconoscenza ora soffron la pena di chi perdonò A Maddalena" , eppure A non è indispensabile "metricamente" . Ma a parte De Andrè mi capita sempre piu spesso di sentire "perdonare a " ,che a me sembra sbagliato. Io penso che, sia riferito all'azione perdonata sia riferito al beneficiario (in molte frasi citati entrambi), perdonare voglia sempre il complemento oggetto :
- "ho perdonato Antonella (complemento oggetto, e non "AD Antonella", come sarebbe calcando il verso di De Andrè) ";
- "perdona , se ti riesce, l'arroganza di Antonella : è fuori di se" .
Nelle frasi in cui si citano sia il beneficiario del perdòno sia il torto perdonato a mio parere si sdoppiano:
- " Voglio bene ad Antonella, infatti LE perdòno (complemento di termine, altrimenti sarebbe stato "la") l'offesa che mi ha fatto (o anche "per l'offesa , ma forse in tal caso è un altro complemento ancora) . Spero di essermi spiegato. Cosa ne dite?
p.s. a volte per scelta uso l'accento pleonastico (in questo caso alla parola perdono )per facilitare la repentina interpretazione : quando si legge molto si è poco concentrati e una parola può essere scambiata per un'altra omofona .