Ciao a tutti, ho dei dubbi relativamente all'uso della parola "non" nelle frasi in cui è presente il "finché", nel senso che non riesco a capire il reale valore della presenza del "non" stesso.
Ad esempio, in una frase come questa: "i rapporti tra lui e Gino rimasero sempre tesi finché questi non fu destituito, nel 1990".
Si può dire che il "non" letteralmente ha il suo valore, nel senso che effettivamente i rapporti restarono tesi finché appunto NON fu destituito Gino?
Perché se prendiamo il "non" come qualcosa che ci può essere oppure no, non usandolo mi suona strana la frase, come in pratica se si comprendesse il momento della destituzione nella vicenda "rapporti tesi": "rimasero sempre tesi finché questi fu destituito, nel 1990".
Spero di essere riuscito a spiegare almeno un po' cosa intendo.
Contorti saluti.
Italianistica Online Forum » Generale
Frasi con "finché" e il "non"
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Posted 17 years ago #
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hai perfettamente ragione, Massimo. Da un punto di vista logico, il "non" è inutile. Però, come sappiamo, la lingua non funziona sempre secondo la logica. Exempli gratia: nell'enunciato "Non c'è nessuno" abbiamo più o meno lo stesso tipo di problema: il "non" è inutile perché il pronome "nessuno" dovrebbe bastare da solo a segnalare "che non ci sono persone". A differenza di quanto avviene in altre lingue a noi vicine, come il francese e l'inglese, nelle quali l'uso di una doppia negazione non è permesso.
Le ragioni? beh, credo che all'origine fosse un fenomeno di rafforzamento tipico del parlato, che poi si è esteso anche allo scritto e oggi è contemplato dalle grammatiche come corretto. Perché, come sappiamo, è l'uso che sovente, volenti o nolenti, detta le regole di una lingua.Posted 17 years ago # -
Alessandro non sono riuscito evidentemente a spiegarmi. Il mio dubbio è che il "non" possa avere invece qualche giustificazione logica, anche se mi rendo conto un po' contorta.
Per restare al piccolo esempio che ho fatto i rapporti con Gino si può dire che restarono tesi proprio finché NON fu destituito, senza che si possa quindi comprendere il momento della destituzione che è magari quello dal quale i rapporti non ci furono più?
Per dirla in un altro modo, affermare "furono tesi finché fu sostituito" sembra quasi comprendere il momento della destituzione stessa, che invece dovrebbe essere già fuori dalla vicenda "rapporti tesi".
Mi chiedevo in sostanza se questa introduzione del "non" potesse avere questo piccolo appiglio logico che giustifica il suo uso, o se invece si possa tranquillamente fare a meno di usarlo considerandolo un qualcosa in più.
Ciao.Posted 17 years ago # -
Non so, forse non ho colto bene il senso del tuo ragionamento. Comunque resto dell'idea, per rispondere all'interrogativo che poni, che il "non" in questo caso sia ridondante, che non abbia una giustificazione logica, per usare le tue parole: percepisco questo "finché", infatti, nel senso di "fino al momento in cui, fino a quando". Quindi "i rapporti restarono tesi fino al momento in cui Gino fu destituito": di lì in avanti, dovrebbe essere cessata la tensione tra i due. Dovrebbe quindi coincidere, dal punto di vista temporale, il momento della destituzione con quello della cessazione della tensione tra i due: la prima causa, la seconda conseguenza.
Mi scuso in anticipo se anche stavolta non ho colto nel segno, forse con l'aiuto di Mattia e gli altri possiamo trovare una soluzione.Posted 17 years ago # -
Ciao a tutti. Prendo spunto da quanto ho letto in altri contesti per sottoporvi questa possibilità.
Ho sempre avuto l'impressione che il "finché" presentato semplicemente come "fino al momento in cui" fosse presentato male, perché molto spesso il "finché" ho l'impressione che esprima durata.
In quest'ottica il nostro "finché" potrebbe quindi rappresentare sia "fino al momento in cui", sia "per tutto il tempo che".
La frase che avevo presentato potrebbe allora essere vista da due angolazioni differenti.
"I rapporti furono tesi finché fu destituito", con un "finché" che esprime "fino al momento in cui", e con la frase che può avere o meno un "non" pleonastico con il significato che resta invariato.
E "i rapporti furono tesi finché non fu destituito" con un "finché" che esprime il concetto di "per tutto il tempo che", ed un "non" in questo caso non pleonastico ma indispensabile.
Cosa ne dite?Posted 17 years ago # -
Finchè è, almeno in questi esempi, una contrazione di "fintanto che" dunque esprime la continuità di tempo che va da un tempo x all'evento descritto immediatamente in successione. "Finchè non te ne vai (o andrai)...." esprime il tempo che va da ora a quando te ne andrai. Dunque il "non" per me è indispensabile, perchè altrimenti si perderebbe la logica del mantenimento della situazione antecedente all'evento descritto.
Posted 17 years ago #
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