Buongiorno,
troviamo sulla grammatica del Serianni questa definizione di apposizione: "un nome che si colloca accanto ad un altro nome, per meglio descriverlo e determinarlo"; nella prima frase fra i due nomi si interpone la locuzione "pseudonimo" che potrebbe confondere le idee, ma in realtà essa rientra perfettamente nelle "manifestazioni" dell'apposizione, che appunto può essere talvolta introdotta anche da locuzioni del tipo di "come...", "in qualità di...". Pseudonimo può essere classificato come attributo dell'apposizione.
Nella seconda frase andrei più cauto, visto che i due nomi non sono affiancati, sono in relazione attraverso un verbo e visto soprattutto che "come Ignacio De Neve" non dipende né dal soggetto né da un altro complemento, come invece dovrebbe essere in caso di apposizione, dipende invece dal predicato "è noto". Quindi non mi sento di classificare la locuzione come apposizione.