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Dal silenzio
replica
di Massimo Boccuzzi
Caro Luigi, carissimi tutti,
scrivo al termine di una giornata di lavoro piuttosto lunga e quindi mi scuso in anticipo se dirò qualche stupidaggine. Se la dirò ti prego di condividerla comunque con quei quattro gatti che sono iscritti a questo forum.
Ti ringrazio anzitutto per le belle parole che usi per i miei siti. E' sempre bello sentirselo dire, anche se ho passato da un pezzetto l'età in cui i complimenti sono tutto. A stasera mancano novanta download per superare i 100.000 titoli distribuiti in meno di sei mesi, l'interesse per le nostre pubblicazioni è quindi evidente. Ed anche titoli "per amatori"
come quello della Aganoor che citi sono stati ditribuiti in qualche centinaio di copie. I primi esperimenti fatti sulla vendita in abbonamento degli e-book (la collana strade bianche di stampa alternativa, ad esempio, la prima che
si può leggere solo in e-book) riscuotono mediamente solo un po' meno successo rispetto ai loro gemellini cartacei. E' di questi giorni la decisione di dotare di ISBN tutti gli e-book distribuiti in lettoricreativi.com... un altro passo verso quella che (erroneamente) tutti noi consideriamo l'editoria con la E maiuscola.
Non mi meraviglio più di tanto del silenzio che c'è nel forum. E' più o meno lo stesso silenzio che tutta l'editoria si trova a vivere: una generale crisi delle idee. In Internet, ancora di più che da altre parti sono le idee a vincere, la flessibilità, la capacità di stimolo. Un percorso difficile e molto costoso se non si propongono suonerie per i telefonini o materiale porno, ma libri.
Ho letto gli interventi pubblicati nelle tue pagine e, francamente e anche rileggendo il mio, mi sembra che siano le idee a mancare. E le idee costano molto lavoro e molti soldi, due cose che in editoria (tradizionale o
elettronica) non abbondano mai.
Ti sento dire che riproporrai il forum anche nel 2003. Perché no? Troverai la situazione un po' mutata rispetto ad oggi e sarà in peggio. Troverai un paio di siti nuovi da parte mia, uno già tra un mese, ma a fare la parte del leone saranno sempre di più le multinazionali dell'editoria. I grandi gruppi che ormai si concentrano, si globalizzano, si allineano al mercato, vendono e venderanno libri (di carta) come fossero carta tissue. In un panorama dove ormai la concorrenza la si fa con i colori della copertina, non con quanto c'è dentro.
Un fiume di soldi parte dalle casse dello stato per questa poltiglia ed altri ne stanno partendo per permettere agli editori (non importa chi, basta avere 25 titoli all'attivo secondo le nuove leggi regionali pubblicate in questo mese) di
arrivare a presidiare anche Internet. Quindi anche un editore truffaldino (uno di quelli cioè che si fanno pagare fior di quattrini da poetastri sprovveduti, prima che mediocri) potrà accedere a finanziamenti fino a 150.000 euro. A chi ha un po' di esperienza di Internet lascio immaginare cosa si può fare con una somma del genere. E cosa questa invasione provocherà nel già tristissimo panorama letterario digitale.
L'anno prossimo dunque troveremo un po' di schifezze letterarie in più. Le troveremo su carta, in pdf, in lit e forse anche in qualche altro geniale formato da anni allo studio di qualche bravo ragazzo (idealista o rampante
poco importa) fresco di laurea. Tu potrai pazientemente catalogarle nel tuo dossier allungandolo anche di molte pagine.
Ciò che mancherà sarà la sostanza. Per quella occorre lavorare troppo duramente, troppo seriamente e troppo a lungo... e inoltre ci vuole anche qualcuno dall'altra parte che quel lavoro lo sappia apprezzare o almeno lo capisca. Io stesso, cercando di far qualità un po' di più di quanto faccio adesso, mi rendo conto di quanto sia folle questo desiderio e di come per portarlo avanti i miei conti bancari si assottiglino. Naturalmente continuerò a farlo con la passione che ci ho messo finora, ma è una passione da giocatore d'azzardo e allo stato attuale senza nessuna prospettiva economica di un qualche significato. Eppure la ricetta ci sarebbe, a partire da un'azionariato di lettori fino ad altre forme giuridiche ed economiche per acquisire forza di mercato. Se ognuno dei lettori che visita i miei siti e preleva ottimi
e-book (l'introvabile Boccioni ad esempio, sparito sia dalle biblioteche sia dalle librerie, e quindi unica occasione per leggerlo) versasse un solo euro all'anno, il nostro budget entrerebbe nella rosa dei primi dieci editori italiani, il che ci permetterebbe di fare un bel po' di necessaria controtendenza, visto che combatteremmo contro la saccenza di editori tradizionali sempre più ignoranti.
Domattina farò partire un comunicato stampa sui 100.000 libri distribuiti in cinque mesi e mezzo. Scriverò ai giornalisti che è più, ad esempio, di quanto ha fatto qualsiasi ottimo editore nello stesso periodo. Eppure vogliamo scommettere che le pagine letterarie dell'indomani ci proporranno un bel po' di quella marmellata a pagamento, magari vista nel salotto letterario più alto del momento: il Maurizio Costanzo Show? Pensate solo a quanto ci hanno rotto le scatole con il pietoso buonismo del bookcrossing! Di sicuro su romanzieri.com nemmeno una parola.
Buona notte ragazzi... domani è un altro giorno, forse anche un altro romanzo.
Massimo Boccuzzi
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http://www.romanzieri.com>
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