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Replica
di Frank Tagliaferro
Da molti anni mi
occupo di manuali di uso e manutenzione per macchine
"speciali", ossia personalizzate per il cliente. Solo alla
fine del processo di produzione, quando i ritardi si sono accumulati
e il tempo manca, si possono fare molte fotografie e completare i
testi.
Per questo i programmi di word processing, appena hanno consentito
un'impaginazione decente, sono stati molto apprezzati perché
offrivano la possibilità di realizzare l'intero manuale all'interno
dell'azienda, risparmiando tempi, occasioni di malinteso, ulteriori
revisioni, ecc.
L'indice, invece, viene prima del manuale; esteso e dettagliato
rappresenta la scelta degli argomenti da trattare, della loro
successione e del grado di approfondimento; in una parola, di tutta
l'organizzazione del documento. Da questo punto di vista la migliore
guida esistente è ancora il capitolo 4 di "Come si fa una tesi
di laurea" di Eco (Milano, Bompiani, 1977).
Anche qui il word processor permette di non avere errori sui
numeri di pagina, e lo stesso per le note, i riferimenti incrociati,
ecc.; tutti sempre a posto automaticamente.
Il salto di qualità è stato scoprire che tutto questo (classico)
apparato poteva diventare in un attimo anche un sistema di
collegamenti ipertestuali, poco utili per la lettura, perfetti per
la consultazione. In realtà l'apparato anticipa l'idea del
collegamento ipertestuale (se addirittura non l'inventa), mentre il
documento elettronico, da parte sua, aggiunge strumenti più rapidi
e funzionali. Un modo di organizzare le informazioni molto classico
e ben collaudato (anteriore al database), che si presta
magnificamente al formato elettronico, se questo è realizzato con
accortezza.
Per fare un esempio, il manuale (PDF) della mia macchina fotografica
non ha un indice elettronico, quindi per trovare il punto che mi
serve devo andare alle prime pagine, scoprire dove si trovano le
informazioni e far scorrere il documento fin lì; se ci sono
riferimenti ad altri capitoli devo tornare all'indice e ripetere
l'operazione ogni volta. Chi ha preparato il manuale avrebbe potuto
inserire in un attimo una funzione utilissima per l'utente. Ma per
farlo doveva sapere che tale funzione può essere automatizzata.
Perciò - almeno per i testi di consultazione - trovo molto
importante la scelta e l'uso "completo" di un buon word
processor, mentre il codificatore finale è relativamente
secondario, a condizione che sia in grado di mantenere tutti i
collegamenti esistenti. Non lo trovo molto diverso dallo scegliere
una stampante di una marca piuttosto che di un'altra.
Tutto questo, dal punto di vista editoriale, è abbastanza
irrilevante, anche se mi pare utile per lavori di ricerca, o
accademici, o in genere per documenti complessi.
Il punto di arrivo di un manuale - necessario per legge - è sempre
un documento cartaceo, ma oggi i clienti richiedono anche il formato
elettronico, perché le immagini a colori sono più chiare, la
consultazione più rapida (pensate a una tabella ricambi collegata
alle immagini), volendo si possono inserire filmati, ecc.. Vorrei
subito sfatare la (presunta) magia del documento
"multimediale". E' chiaro che in un manuale sono
necessarie le illustrazioni e che ci vuole un po' di esperienza per
realizzarle decentemente e usarle in modo funzionale; per un breve
filmato vale lo stesso discorso. Ma le attrezzature sono decisamente
casalinghe (SOHO, Small Office and Home, secondo la definizione
corrente) ed i programmi possono essere quelli forniti con
l'hardware; l'importante è tenere in mente le informazioni che si
vogliono trasmettere e conoscere i pochi accorgimenti necessari.
C'è un lungo filo di "macchine per trasmettere
informazioni", che passa per il giornale quotidiano (la sua
forma è il risultato di un lungo perfezionamento), il testo
accademico con il suo "apparato", l'enciclopedia. Credo
che oggi l'e-book (o anche solo il documento elettronico) sia il
passo successivo, già pronto a funzionare ed occupare la sua
nicchia. A condizione di sapere cosa può offrire e come ottenerlo.
Sulla distinzione fondamentale fra lettura e consultazione, vedi in
questo convegno il dossier di Reale al punto <http://www.365giorni.fieralibro.net/rubriche/show_art.lasso?art_code=694>
e l'articolo di Togni <http://www.365giorni.fieralibro.net/rubriche/show_art.lasso?art_code=787>;
per un interessante punto di vista sulla struttura di un documento
complesso (indice e/o mappa) vedi <http://www.mestierediscrivere.com/testi/primailweb.htm>
nell'eccellente sito di Luisa Carrada.
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© Luigi M. Reale,
Perugia /Clusone
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creata da Luigi M. Reale; in Rete dal 22 novembre 2002
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