Interventi
Questa pagina contiene l'indice degli interventi alla conferenza
ordinati cronologicamente.
I testi si trovano raccolti anche nella sezione "Caffè letterario" di 365
Giorni in Fiera (Fiera Internazionale del Libro di Torino).
Fausta
Samaritani
Primi passi verso una biblioteca infinita
22 gennaio 2004
Metti, una sera… un computer, con disco rigido dotato di una buona
memoria e con un programmino di scrittura, da niente. Vai a caccia
di e-book o simili (come articoli di riviste elettroniche), gratuiti
o a pagamento, al costo medio di 5 euro. Ne scarichi 1.000 dentro il
tuo computer, il cui disco rigido è contenuto in un cassetto
estraibile. Costo totale 5.000 euro, più spese Internet. Estrai il
tuo cassetto, come la radio da automobile di una volta, e lo
custodisci dentro una scatola, a prova di polvere. Possiedi ora
1.000 libri (o articoli) in formato e-book (o assimilabile
all’e-book) che occupano un piccolo spazio, quanto un romanzo. Se
sei il responsabile di una biblioteca, puoi relegare in magazzino
mille libri di carta e sostituirli con quel cassetto che ha le
dimensioni di un libro.
Ti
procuri un cassetto nuovo, con un disco rigido vergine, e scarichi
altri 1.000 e-book. Alla fine della storia potrai avere 1.000.000 di
e-book (o assimilabili all’e-book), dentro 1.000 cassetti-memoria,
custodibili in una sala dove possono trovare posto appena 1.000
volumi di carta. Un bel risparmio di denaro e di spazio, no? Una
biblioteca con 1.000.000 titoli diversi, costata forse appena 1
millesimo di una biblioteca cartacea delle stesse dimensioni. Poco
lo spazio, contato il personale, parco il finanziamento, nessuna
operazione “di spolvero”. Per trasferire 10.000 volumi basta una
grossa scatola. Senza contare che puoi rinnovare la tua biblioteca
sostituendo gradatamente gli e-book, con scarso aggravio di costi.
Una rivoluzione silenziosa, senza polvere, senza magazzini, senza
carta. Una idea geniale, per l’assessore alla cultura di una città
di medie dimensioni. Quale è il problema? Non ci sono 1.000.000 di
e-book da scaricare? Se non ci sono, in un futuro prossimo ci
saranno.
Nelle
nostre infinite metropoli, che si empiono e si svuotano ogni giorno,
nel continuo intreccio delle vite parallele d’un esercito di
vagabondi, tra morte e nascita di strade e di palazzi, di vetrine,
di insegne e centri commerciali, dovrebbe restare immutata proprio
la pattuglia intellettualmente avanzata delle biblioteche? Stanno
cambiando: si adattano. Ma il libro, questo prodotto che in assoluto
è il più resistente allo scorrere del tempo che l’uomo abbia mai
inventato, continuerà a resistere.
Sono
duemila anni che prospera, praticamente immutato, da quando il
formato codex, con le pagine legate a un bordo e libere agli
altri tre lati, ha sostituito il formato volumen o rotolo,
che si doveva svolgere e quindi riavvolgere. Il passaggio dalla
pergamena, carissima (40 pecore per fare un volume!) alla carta, a
basso costo, ha potenziato il libro: non ne ha cambiato la
struttura. L’invenzione della stampa ha ulteriormente velocizzato
la produzione e contratto i costi, ma neppure questo evento ha
cambiato la forma e il contenuto del libro. Giornali, riviste e
rotocalchi sono i suoi figli naturali. Prodotto da duemila anni e in
miliardi di miliardi di esemplari, il libro resisterà. L’editoria
elettronica non ha tanto favorito l’espansione dell’e-book,
quanto quella del libro, comprimendo ancora di più i costi
editoriali del cartaceo. Il libro resisterà, nonostante i mille tir
di carta che ogni anno va al macero, esempi palabili di errori
editoriali; nonostante le spese di spedizione, magazzinaggio e
distribuzione, perché Iddio ha fatto l’Italia lunga e
attraversata da montagne. Resisterà, perché una sostanziale caduta
del prodotto editoriale tradizionale porterebbe al taglio di decine
di migliaia di posti di lavoro; resisterà, perché questo vogliono
le librerie piccole e grandi (non attrezzate alla distribuzione di
un prodotto elettronico), il popolo dei commessi (una marea sono a
tempo determinato), le agenzie di distribuzione, le cooperative di
tir, i fabbricanti di macchinari per la stampa, i venditori di
programmi elettronici, i produttori e i riciclatori di carta ecc.,
ecc. Anche se il mercato del libro è asfittico, ingorgato,
indebitato, il libro cartaceo resisterà e continuerà a riprodurre
se stesso.
Dopo
tanto divagare, torniamo alla biblioteca di e-book.
In
assenza di chiare regole sulla tutela diritto di autore, i
produttori si sono attrezzati e molti e-book sono interamente
scaricabili, ma non possono essere trasferiti ad altro computer, né
stampati su carta. E’ il caso del mio primo e-book, il lungo
racconto Per l’onore di Garibaldi, edito e distribuito da
libuk.com
Una
biblioteca può utilizzare uno schermo grande, in modo che più
persone possano accedere contemporaneamente allo stesso testo; ma
che cosa accade se due o più utenti chiedono di leggere e-book
differenti, ma registrati sullo stesso disco rigido? Poco male:
l’utente della biblioteca prenota l’e-book, come oggi può
prenotare il collegamento ad Internet. L’editore potrebbe anche
prevedere una speciale edizione, cioè senza protezioni, ad uso
esclusivo delle biblioteche. Non è carente tanto la tecnica
dell’editoria elettronica, quanto la legislazione in materia di
diritto d’autore: questo è il vero problema.
La
legge che tutela il diritto d’autore è diversa nei vari stati
europei e sarà arduo uniformarla, anche nei 25 paesi dell’Europa
Unita; ma in America il problema è di ancor più difficile
soluzione, perché non si tratta di leggi federali, bensì di norme
locali, differenti nei vari stati dell’Unione. Senza una sicura
tutela del diritto di autore (e quindi di un sicuro ritorno
economico) molte case editrici e gli stessi autori guardano con
sospetto al mondo dell’e-book.
Ci
fu un gran parlare, nel 2001, a Parigi, poi a Torino e a
Francoforte. Qualcuno profetizzò la morte del libro di carta, il
trionfo della pagina inconsistente, l’affermarsi di una editoria
fai-da-te. Al Salone del libro di Torino, nel 2001, ci furono
incontri, dibattiti, presentazioni di e-book. Non era chiaro il
significato del termine: si trattava del palmare che contiene o è
in grado di contenere e-book, oppure del puro libro virtuale, con
sole pagine elettroniche? Ancora oggi la distinzione tra questi due
mondi, parzialmente materiale o totalmente immateriale, ha margini
di variabilità. Ricordo, da Mondadori, la dimostrazione di un
gioiello di palmare, del costo di 750.000 lire, che conteneva tutto
Dante, tutto Manzoni, tutto Leopardi, ecc., ecc., ma solo testo e
niente note. A che serviva ripubblicare quello che già il libro
cartaceo aveva diffuso, in modo egregio e in milioni di copie? Era
quella la nuova frontiera dell’editoria? Se nel 2001 l’e-book è
stato un fuoco di paglia, se le grandi case editrici che erano
entrate si ritirarono dopo un primo approccio, vuol dire che il
mercato era partito col piede sbagliato.
Oggi
ci sono sintomi di una lenta e graduale ripresa. L’e-book è
diventato un prodotto più mirato e meno stravagante, più ricercato
nella scelta degli argomenti, più sobrio. La qualità è la sua
salvezza. Una grande risorsa sono le riviste scientifiche che
distribuiscono singoli articoli, gratis o a pagamento.
Esiste
anche una nuova editoria che diffonde e-book, i cui costi iniziali,
molto bassi, sono sostenuti dagli autori. A fronte di questa
anticipazione, gli autori incassano una percentuale molto alta del
prezzo di copertina. Mi auguro che gli autori che optano per questa
scelta non considerino l’e-book un inevitabile parcheggio,
sognando il libro in carta.
Gli
unici, soli, autentici vincitori, nel mercato del libro elettronico,
sono i produttori dei programmi di edizione e dei palmari.
C’era una volta
la corsa all’oro: molti perirono miseramente, pochi
raggranellarono qualche pepita, ma al prezzo di enormi sofferenze;
lauti guadagni ebbero invece i costruttori e i venditori di badili e
setacci, di scarponi e pellicce, i fornitori di gin e donnine. Se la
corsa all’e-book è in qualche modo assimilabile a quella
all’oro, sappiamo che chi ha guadagnato, continuerà a guadagnare.
A tutti gli altri vanno poche briciole; ma sulle briciole non si
costruisce un vero mercato.
Luciano
Simonelli
Messaggio di benvenuto su 365 Giorni in Fiera
30 novembre
2003
Questo spazio, dal 30 novembre 2003 al 29 febbraio 2004, è
riservato a chiunque voglia intervenire nell'ambito del secondo
convegno on line che 365 Giorni in Fiera e Italianisticaonline
dedicano all'editoria elettronica. Una lunga quanto articolata
occasione di approfondimento su una realtà che giorno dopo giorno
sta conquistando anche in Italia un suo spazio nel mondo dei libri.
Ogni intervento sarà monitorato da Luigi Maria Reale, ideatore e
coordinatore del Convegno, che potrà naturalmente interloquire come
lo potranno i vari relatori eventualmente chiamati in causa e
chiunque lo desideri.
Resta naturalmente a insindacabile giudizio degli organizzatori del
convegno la possibilità di cancellare tutti quegli interventi che
siano contrari alle norme della buona educazione e del rispetto
delle opinioni di ciascuno.
Dallo scorso anno, quando appoggiò subito e sostenne l'idea di
Luigi Maria Reale di un Convegno on Line dedicato al libro
elettronico 365 Giorni in Fiera è passato dalla teoria alla
pratica. Dal maggio 2003 ha infatti aperto la Libreria
Internazionale degli eBook che è il primo e per ora unico esempio
di un eBookstore in cui si possano trovare libri elettronici in
tutte le lingue, dal cinese all'italiano. Nel momento in cui scrivo,
sono 10.697 i titoli pronti per essere acquistati e, fra questi,
già 391 sono quelli in italiano.
365 Giorni in Fiera crede molto nel futuro del libro elettronico
come altro modo di fare editoria, una nuova opportunità, un nuovo
canale che hanno le case editrici per diffondere le loro opere in
catalogo sul mercato globale della Rete. Una nuova linea di
produzione niente affatto sostitutiva di quella del libro
tradizionale, stampato, ma che le si affianca allargando le
possibilità di vendita.
Proprio per offrire a tutte le case editrici la possibilità di
sperimentare il libro elettronico è nato il Progetto eBook di 365
Giorni in Fiera Internazionale del Libro di Torino e Microsoft che
offre agli editori l'opportunità di apprendere come produrre gli
eBook attraverso una serie di workshop mirati e la possibilità di
metterli in vendita nella Libreria Internazionale degli eBook con il
Digital Rights Management (con la protezione contro copie illegali)
ad investimento zero. E' questo un Progetto creato su misura per
offrire, nell'ambito del libro elettronico, una condizione di pari
opportunità nei confronti di tutte le case editrici,
indipendentemente dalle loro dimensioni e dai loro fatturati, nel
nascente mercato degli eBook.
Questa seconda edizione del Convegno sul libro elettronico,
immaginato e coordinato da Luigi Maria Reale di Italianisticaonline
e realizzato insieme con 365 Giorni in Fiera, è dunque l'occasione
per fare il punto anche sul Progetto eBook e, traendo spunto dagli
stimoli provocati dalle numerose relazioni che si susseguiranno on
line, conversare sia con i lettori sia con editori su realtà e
prospettive di questo altro modo di pubblicare libri.
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